Attacco delle sottane rutilanti

pubblicato da Giulia giovedì, Ottobre 6, 2005 12:30
Aggiunto alla categoria Target du jour

Non stupisce il solito, obbligatorio intervento ecclesiastico contro la RU 486, la pillola che rende l’interruzione della gravidanza meno invasiva. Fa rumore, fa scena, è inutile sottolinearla. L’aborto è peccato, e se proprio in Italia dobbiamo avere questo abominio che sia almeno doloroso, marginalmente pericoloso, traumatico. Che ci sia sofferenza aggiunta a sofferenza, quando sofferenza c’è. Perché quello che le donne non dicono e che gli uomini in sottana temono è che non sempre l’aborto è una scelta dolorosa e difficile. Lo è nella maggior parte dei casi, ma in alcuni, semplicemente, no. E questo non viene detto, né dalle donne, né tantomeno da chi sostiene la sperimentazione della RU 486. Meglio far passare sotto silenzio l’esistenza di questa frangia di sciagurate che, davanti a una gravidanza indesiderata, scelgono con relativa tranquillità di non portarla avanti. Orrore.

Passa quasi sotto silenzio anche la condanna da parte del Sinodo dei vescovi non solo dei politici che sostengono le leggi sull’aborto, ma anche chi li vota: sono interdetti all’Eucarestia. Dovrebbe fare molto più rumore, e invece non se ne parla. Come se fosse normale, ancora una volta, che chi amministra la Cosa Pubblica debba prendere decisioni senza tenere conto di chi non condivide i valori di Santa Romana Chiesa. Un intervento attuato con il peggiore dei metodi, quello del ricatto: fai come ti dico, oppure sei fuori. Un sistema che nella storia della Chiesa ha sempre funzionato divinamente (se “divinamente” fosse il termine giusto), viene portato alle sue estreme conseguenze. Dio ti vede. Sempre. Anche nella cabina elettorale.

Commenti e ping chiusi.

33 commenti to “Attacco delle sottane rutilanti”

  1. Neo says:

    Ottobre 6th, 2005 at 12:38

    Il problema è che pare che in cabina elettorale vedano anche molti altri… 😉

  2. barynia says:

    Ottobre 6th, 2005 at 12:55

    hai ragione, a volte non è una scelta difficile e dolorosa (traumatica sempre), semplicemente non c’è nient’altro da fare. il blocco della sperimentazione della RU486 io però continuo a vederlo come il segnale d’attacco alla 194 e sono molto preoccupata per campagne antiabortiste come quella che il Foglio ha già iniziato da mesi. ho smesso di leggere, mi agito troppo.

  3. Todomodo says:

    Ottobre 6th, 2005 at 2:53

    Non è che vogliono rendere l’aborto fuorilegge, è solo che ritoccheranno la legge e la faranno diventare una pratica vagamente di tortura. Si potrà operare legittimamente a Guantanamo, usando il napalm come anestetico e tronchesi per l’intervento. Così poi vediamo chi osa provare ad abortire…

  4. orsodingo says:

    Ottobre 6th, 2005 at 3:26

    traumatica? mannò, cosa dici?
    non sai che le donne sono peccatrici per natura?
    nemmeno l’anestesia dovrebbero fare…..
    che soffrano per la loro scelta demoniaca!

  5. farfintadiesseresani says:

    Ottobre 6th, 2005 at 4:24

    Si può dire che la legge 194 c’è e non è in discussione e, al contempo, che si ha la percezione che l’aborto sia qualcosa di orribile anche nel caso chi lo pratichi non ne avverta l’orrore? Che questo tipo di percezione della realtà possa essere messo sul tavolo del discorso pubblico senza rimanere un tabù indichiarabile? Ecco. Il resto (tutto il resto, Ru486 compresa) è ideologia, o tattica, in ogni caso fuffa.

  6. barynia says:

    Ottobre 6th, 2005 at 4:41

    Un tabù indichiarabile? Ma se i neoconi ci si riempiono la bocca (e ci si strozzassero)?

  7. barynia says:

    Ottobre 6th, 2005 at 4:42

    (il secondo punto doveva essere esclamativo)

  8. asjetta says:

    Ottobre 6th, 2005 at 5:51

    per ora un saluto.. di passaggio.. a presto.. phx

  9. stefanopz says:

    Ottobre 6th, 2005 at 9:08

    Dopo essermi assunto la responsabilità dell’intossicazione alimentare collegata alla notte bianca nella mia città, volevo dire un paio di cose banali:

    – continuo a chiedermi perché dovrei prendere lezioni di morale da vecchietti vestiti da donne
    – mentre la chiesa interveniva in tackle scivolata sulla pillola, la destra esentava gli immobili della chiesa dall’Ici: un danno ai comuni di svariati milioni di Euro. E non si tratta solo delle chiese e dei battisteri, ma anche di quegli immobili degli enti ecclesiastici che hanno scopo di lucro. Un nome per tutti: l’Ospedale San Raffaele…
    – esiste come sempre una religione per ricchi (mai una parola sul divorziato berlusconi, sullo sposato con una divorziata Fini e sul convivente more uxorio Casini) e una per poveri (comunioni negate e così via)
    – essere laici sta diventando un peccato: è un assurdo che stiamo diventando una repubblica confessionale. La verità è che Razinga Z vuole entrare nelle questioni italiane molto di più del suo predecessore e quindi ci aspetta un pacato ma incessante ritorno alla santa inquisizione…

  10. Antar says:

    Ottobre 6th, 2005 at 9:32

    Pero, sul secondo punto non sono tanto daccordo.
    Cioè: se sei cattolico è giusto che tu segua i precetti cattolici e se fai qualcosa che va contro di essi non puoi far finta che non sia successo niente.
    Sennò fai come quelli che si dicono democratici e poi, per esempio, quando gli fanno una multa per eccesso di velocità (e loro correvano) la contestano dicendo che l’autovelox non era regolamentare.
    Ma, dico, tu correvi?
    E allora se non paghi sei un buffone.

    e così hai fatto qualcosa che va contro la morale cattolica e ti dici cattolico? E allora espia sennò sei un buffone.

    Così almeno la vedo io, che infatti no sono nè cattolico nè democratico…

    Poi, e concludo, secondo me chi amministra la cosa pubblica dovrebbe fare pubblica professione di non avere nessuna fede. nè cattolica nè romanista

  11. Angelo says:

    Ottobre 6th, 2005 at 10:00

    Stefanopz, ma che stai a di’?
    Informati prima di parlare. L’esenzione dall’ICI esiste dal 1992 e per i comuni non cambia assolutamente nulla.

    AB

  12. gio malvi says:

    Ottobre 7th, 2005 at 9:05

    Forse (non) ti farà sorridere che, digitando
    “fan e contro fan” su Google, il primo risultato sia “J. Ratzinger’s Fan Club”
    Ancora il transito di Saturno?

  13. paolo27 says:

    Ottobre 7th, 2005 at 9:58

    Policlinico Gemelli di Roma (noto ai più come l’ospedale del Papa): mia moglie ha da qualche tempo un problema alla spalla di origine traumatica e molto doloroso, l’ortopedico che la visita le dice che la terapia che sta seguendo non va bene, la sospende e le prescrive una serie di esami. Mia moglie gli fa notare che se sospende anche gli antidolorifici è come se avesse un coltello conficcato nella carne e non potrebbe nemmeno occuparsi di nostro figlio (2 anni e mezzo). Il medico la guarda e nemmeno risponde.
    Serve che aggiunga altro?
    Siamo già un pezzo avanti… 😐

  14. vincé says:

    Ottobre 7th, 2005 at 10:12

    uhm… se donassi casa mia alla chiesa cattolica riservandomi il diritto di usofrutto vita natural durante, potrei risparmiare l’ici? (ammesso che avessi una casa e non mi venisse il mal di stomaco solo all’idea di regalare qualcosa alla chiesa cattolica)

  15. Succo says:

    Ottobre 7th, 2005 at 10:14

    Già, invece a chi avevano detto di non andare in guerra contro l’Iraq gli stendono tappeti rossi.
    Complimenti alla Santa Romana Chiesa e all’Italia, stato laico.

  16. Giulia says:

    Ottobre 7th, 2005 at 10:27

    gio, io sto rigorosamente fra i controfan.

  17. Shameless says:

    Ottobre 7th, 2005 at 1:15

    Nella cabina Dio ti vede, Stalin no.
    Angelo, forse anceh tu dovresti aggiornarti prima di essere così drastico: con l’approvazione del d.l. di quest’agosto, la norma è stata estesa rendendola. Prima era applicata solo a Chiese e luoghi comunque di culto (conventi, monasteri…), ora può essere applicata anche a tutte le proprietà della Chiesa, anche svolte ad uso commerciale (ostelli, scuole, ecc.). Inoltre, c’è chi ne vorrebbe dare anche un’interpretazione retroattiva, quindi ridare alla Chiesa le imposte pagate dal 92 ad oggi.

  18. Shameless says:

    Ottobre 7th, 2005 at 1:20

    Com’è che era? Informati prima di parlare 😉
    (sto scherzando…)
    Però bisogna dare atto alla Chiesa di grande stoicità: è 2000 anni che ci ricattano con inferni e Pater Noster, e non mollano un attimo. Secondo me la vasellina l’ha inventata un prelato…

  19. Angelo says:

    Ottobre 7th, 2005 at 1:49

    Shameless, visto che ne sai un po’ di più della media, avesti potuto anche ricordare a stefanopz che sugli ospedali l’imposta non è dovuta e quindi menzionare il San Raffaele è del tutto fuori luogo.
    Quanto alle ultime novità, c’è da dire che l’imposta comunale sugli immobili fu introdotta a fine ’92 dall’allora presidente del Consiglio Giuliano Amato (CENTROSINISTRA!). La norma prevedeva l’esenzione dal pagamento per tutti gli immobili pubblici e per i beni ecclesiastici «destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive». Nel 2004, però, la Cassazione aveva interpretato in maniera assai restrittiva la norma, escludendo dall’esenzione tutti gli immobili che, pur appartenendo a enti non commerciali (come sono quelli religiosi) erano adibiti ad utilizzi per i quali si svolge un’attività commerciale. Si apriva così la strada a un notevole contenzioso fra enti religiosi e Comuni. La maggioranza di governo ha deciso di varare una norma «interpretativa», per chiarire definitivamente la materia. Viene ristabilita l’esenzione dall’imposta sugli immobili utilizzati «per le attività di assistenza e beneficenza, istruzione, educazione e cultura, pur svolte in forma commerciale, se connesse a finalità di religione o di culto». Ossia si ha il ripristino di una norma – ovvia – che già c’era, senza un allargamento, semmai con un raggio di esenzione più ristretto rispetto alla legge originaria.
    In pratica nulla cambia rispetto al passato.
    La norma in questione non sottrarrà neanche un euro di entrate ai Comuni, per la semplice ragione che mai gli enti proprietari di questi immobili hanno pagato l’Ici.

  20. Giulia says:

    Ottobre 7th, 2005 at 2:08

    A me, laica, il fatto che le attività di stampo religioso siano esenti da Ici dà comunque i brividi. E onestamente non me ne importa un accidente se chi ha introdotto questa norma è di destra, sinistra, centro o partito dell’amore: ha fatto una cazzata.

  21. Todomodo says:

    Ottobre 7th, 2005 at 2:18

    Che cambi o non cambi rispetto al passato non fa molta differenza. Il problema è a monte, cioè siamo (mai stati) uno stato laico o no?
    Farfinta: mi sembra che dell’aborto si parli e non poco. E ad ogni modo non è prescrittivo, ma solo (per ritornare al discorso della laicità) un’opzione che alcuni stati garantiscono (chissà fino a quando), perché decidono di non accontentare una parte, ma di offrire alla popolazione una pluralità di scelte.

  22. Angelo says:

    Ottobre 7th, 2005 at 3:08

    Giulia, esentati, nei casi previsti dalla legge, non sono solo gli enti ecclesiastici, ma tutti gli enti non commerciali (onlus, non profit, fondazioni), indipendentemente dalla loro appartenenza confessionale. La ratio di queste esenzioni è duplice: si riconosce da un lato che tali enti arrecano un vantaggio alla società; e dall’altro che le attività previste (assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive) hanno una rilevanza particolare.

  23. Shameless says:

    Ottobre 7th, 2005 at 4:29

    Amato, 1992:centrosinistra, auqle e come? Dettagli, vero, ma chiariamo che non c’entra una pippa con quel che ora è comunemente identificato con il centrosinistra.
    La giurisprudenza ha sempre interpretato la Legge in un modo: chiese e conventi. Sai anche tu che la legge (soprattutto l’italiana, tanto è ricaa: paradosso!), senza l’interpretazione, è uno strumento vuoto. Ora invece si chierisce che non è così: se è della chiesa (semplifico, con i chierimenti da te dati), non paga l’ICI. Il “margine di esenzione più ristretto” non esiste, perchè (guardiamo i fatti che è meglio) ad oggi attività come scuole o ostelli pagavano l’ICI, da ora non lo faranno più. Non solo: essendo come dici tu norma interpretativa, potrebbe essere giustamente ritenuta retroattiva, ed i comuni dovrebbero restituire quanto avuto in questi anni. Non è vero che non cambia nulla, proprio per niente, poichè non è vero che certi istituti non hanno pagato l’ici dal 93 a oggi.
    Ah: ospedali no, case di cura si (esentate)

  24. Shameless says:

    Ottobre 7th, 2005 at 4:34

    “Giulia, esentati, nei casi previsti dalla legge, non sono solo gli enti ecclesiastici, ma tutti gli enti non commerciali (onlus, non profit, fondazioni), indipendentemente dalla loro appartenenza confessionale. La ratio di queste esenzioni è duplice: si riconosce da un lato che tali enti arrecano un vantaggio alla società; e dall’altro che le attività previste (assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive) hanno una rilevanza particolare”
    Ratio inutile: c’era già tutta una giurisprudenza in materia che imponeva alle proprietà ecclesiastiche commerciali di pagare l’ICI. Non c’era neppure il bisogno di questa interpretazione: è un “banale” scambio di favori tra CdL e Chiesa

  25. utinam says:

    Ottobre 7th, 2005 at 5:41

    ma l’idea che la chiesa dica quello che crede e che poi determinante sia la libertà di aderire a/ oppure sfanculare ciò che la chiesa indica, non ti sfiora proprio, eh?

  26. Giulia says:

    Ottobre 7th, 2005 at 5:54

    Sicuramente sfiora me, che non sono credente, ma probabilmente non sfiora i credenti. E chi crede e pratica in teoria non può esimersi dal rispettare quello che dice Santa Romana Chiesa. Altrimenti si rende colpevole di praticare il genere di religione pick’n’mix così duramente condannato già da Giovanni Paolo II.

    L’esclusione dall’eucarestia non è un provvedimento lieve e non lascia margine di arbitrio. Indica chiaramente la posizione della Chiesa, e chi crede che Dio lo veda quando fa peccato si trova a scegliere fra il proprio desiderio di tenere conto dell’opinione pubblica e la paura di finire scagliato fuori dalla Grazia di Dio.

    In teoria no, in pratica è un ricatto bello e buono.

  27. Dany says:

    Ottobre 8th, 2005 at 4:32

    Io sono credente ma credo anche nella laicità dello stato.Quanto all’aborto io lo posso considerare un peccato ma è molto ingiusto impedire le scelte e la libertà altrui.Quanto alle ultime cazzate dette da Ruini non sono pochi i credenti indignati(come me) in quanto collega il concetto di chiesa all’ipocrisia e all’ottusità,ben lontani dal concetto di religione in nome della quale parla.

  28. Angelo says:

    Ottobre 9th, 2005 at 10:42

    Shameless, te lo ripeto: NON CAMBIA NULLA. Se non vuoi credermi, leggi l’intervista a Lucà, deputato DS, apparsa sul Corriere del 5 ottobre.
    http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/051007/8p081.tif

    “Credo si sia ingenerato un grande equivoco: questa è una norma vecchia di 13 anni su cui finora nessuno ha avuto da ridire, nemmeno il centrosinistra quando era al governo. E non è vero che sottrarrà ai Comuni risorse consolidate, come denuncia l’ANCI, perchè i proprietari di quegli immobili non hanno mai pagato l’ICI.”

    Capito?

  29. Alex says:

    Ottobre 12th, 2005 at 12:18

    L’esenzione dell’ICI per la Chiesa Cattolica è opera di Amato nel 1992. Lo fece Amato andava bene, ora lo fa er Berlusca e tutto diventa tragico.
    Ideologia? Può essere.
    Non solo.
    Il Ministero delle Finanze ammette che solo il 4% di tutti gli immobili che saranno esenti dal pagamento dell’ICI sono di proprietà del Vaticano.

    Possibile che nessuno si domandi chi sono i beneficiari di quel 96% che avanza?

    Spade tratte per 40 immobili ecclesiastici e tacete per i restanti 9960?

    Che buffi che siete.

  30. Giulia says:

    Ottobre 12th, 2005 at 12:35

    No, mi fa cacare anche se lo ha fatto Amato, come già detto. E quando a domandarmi dove vadano il resto degli utili, perché non ce lo dici, Alex? E’ sempre meglio sapere che non sapere.

  31. ENGEL says:

    Novembre 16th, 2005 at 8:55

    Visto che ci siamo e si parla di chiesa cattolica andatevi un po’ a vedere questo link:

    http://www.kaosedizioni.com/catalogo_innomedidio.htm

    io ne ho letti diversi e c’e’ da rabbrividire.

  32. » Zoccolo barzotto says:

    Gennaio 14th, 2006 at 6:03

    […] Oggi a Milano si manifestava in favore della legge 194. Dei ripetuti “eh ma sì boh però bisognerebbe rivedere” del governo italiano, si è già detto. Degli altrettanto (se non di più) ripetuti e alti lai delle gerarchie ecclesiastiche contro la stessa legge, anche. […]