Remember Ponzio?
pubblicato da Giulia mercoledì, Maggio 11, 2005 21:40Vi siete segnati questa data? 12 e 13 giugno: referendum sulla legge che regolamenta la fecondazione assistita. Segnatevela, non prendete impegni.
Vi viene chiesto di esprimere un parere su una legge di cui è stato scritto tutto e il contrario di tutto. Andate ad esprimerlo, questo parere, sia che siate d’accordo con chi ritiene che un embrione sia già una persona e abbia diritto allo stesso tipo di tutela di un adulto, e che la fecondazione eterologa sia sbagliata, sia che pensiate che questa legge riduce le donne a incubatrici capricciose, in balia di un ingiustificato desiderio di maternità, del tutto subordinate a un embrione di poche cellule.
Andate a votare comunque. Sia che siate per il sì che per il no. Perché l’astensione, in questo caso, su questi temi, è un modo comodo di lavarsene le mani. Un modo comodo di non prendere una posizione, di rifiutare la responsabilità di una presa di coscienza. Un modo per poter dire “Non è colpa mia”, “Io non c’entro”. Come i signori Berlusconi e Rutelli, o come la capo scout di cui mi ha appena parlato una delle persone con cui divido la casa, che ha portato le scolte del suo gruppo a un incontro pro-astensione. Una laureata in teologia che non ha nemmeno il fegato di sostenere la sua posizione in un’urna elettorale.
Vuoi dare ragione alla tua Chiesa? Vai a votare “no”. Prenditi la responsabilità di quello che stai facendo davanti alla comunità a cui appartieni e al tuo Dio. Vai a votare perché tutto resti com’è. Abbi il coraggio di dichiarare senza incertezze la tua adesione alla linea di pensiero della maggioranza.
E poi prega, mia cara, di essere sempre fertile e sana. Tu, le tue sorelle, le tue amiche, le amiche delle tue amiche. Prega che il vostro corpo non sia, ancora una volta, il campo di battaglia su cui si disputa la consegna dello Stato laico nelle mani dell’oltranzismo religioso.