pubblicato da Giulia venerdì, Agosto 8, 2003 0:55
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Oggi volevo scrivere un bellissimo post sulle single quarantenni triestine, un esemplare di donna introvabile nel resto d’Italia, eredi simultaneamente della tradizione asburgica, della mondanità e della cultura del primo ‘900 e di una certa pragmatica saggezza e sfrontatezza. Volevo. Ma l’interno del mio cervello può essere rappresentato come segue:

oggièlultimogiornooggièlultimogiornooggièlultimogiorno
oggièlultimogiornooggièlultimogiornooggièlultimogiorno
qualcunovuoleuncaffèfaccioilcaffèpertutti
mimangiounoyogurtechiacchierounquartodoraincucina
oggièlultimogiornooggièlultimogiornooggièlultimogiorno
oggièlultimogiornooggièlultimogiornooggièlultimogiorno

Per cui mi risulta piuttosto difficile articolare i periodi in modo coerente e fluido e parlare di altro che non sia il fatto che dalle 18.00 di oggi sarò in ferie (forzate, come le vacanze scolastiche) per due settimane.

L’importante è non farsi prendere dal panico. Quando vado in ferie, mi piglia sempre l’ansia di dover fare un milione di cose che non ho tempo/voglia di fare quando lavoro. Chiamatela ansia da ottimizzazione del tempo libero. Due settimane sono un sacco di tempo da ottimizzare, ma io che sono ansiosa già domani mattina parto e vado a Roma, giusto per non perdermi neanche un nanosecondo di vacanza. Poi giuro che mi rilasso, mi svacco e quant’altro.

Però già mi chiedo: riuscirò a sbloccare il romanzo superfigo che ho in mente da due mesi, di cui ho scritto quattro pagine, e che non riesco a mettere insieme perché non riesco a visualizzare bene i personaggi? Quattro pagine, e mi sono già cacciata in un vicolo cieco: troppi personaggi da gestire. I romanzi corali richiedono pazienza, non scorrono come quelli in cui tutto quello che devo fare è seguire il/la protagonista nelle sue peripezie. Anche qui ho una narratrice in prima persona (è più semplice da gestire), ma i personaggi di contorno sono già troppi e non ho ancora finito di assegnare ad ognuno delle caratteristiche al di là del nome.

oggièlultimogiornooggièlultimogiorno

oggièlultimogiornooggièlultimogiorno

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Capite, neanche sui fatti miei riesco a concentrarmi. Figurarsi le single quarantenni triestine, categoria alla cui appartenenza io miro dritta come un Eurostar, salvo andarmene a fare la quarantenne single da un’altra parte. Ma

oggièlultimogiorno

e quasi quasi mi dimentico che per essere una single quarantenne triestina mi mancano poco più di nove anni, e che forse, visto il trend, dovrei cominciare ad ingraziarmi il branco che andrò a sostituire, quando le single quarantenni triestine si saranno trasformate in single cinquantenni triestine e saranno entrate, di fatto, nel governo ombra di questa città gerontofila.

Ma

oggièlultimogiorno

e quindi

chissenefrega.

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  1. @Rivermoon says:

    Novembre 14th, 2011 at 5:05

    Giulia_B mi sa che hai fatto un nuovo post sul blog…