pubblicato da Giulia giovedì, Luglio 31, 2003 0:52
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Pubblicità (slight return)

No, chell’avete visto? ‘a fidanzata der Pupone sta a ‘ffa’ ‘a pubblicità de l’abbronzante.

Altro che TG, settimanali scandalistici e studi sociologici, altro che fiction e miniserie e varietà. Il vero specchio dei nostri usi e consumi è la pubblicità, che non lancia le mode, le segue. Per cui, l’abbronzante Bilboa che prima veniva pubblicizzato da un’anonima e spettacolare modella con seni a prova di gravità, adesso è spalmato copiosamente sulle burrose e bamboleggianti forme della mia quasi omonima, Ilary (Ilary! Dopo “Samanta”, “Gessica” e “Genny” deve essere lo spelling più proletario che io abbia mai visto di un nome straniero) Blasi. O almeno, mi pare che sia lei: lo dice la mia mamma, io non guardo Passaparola abbastanza da riconoscere al volo tutte le Letterine. Spero proprio che la mia mamma abbia visto giusto, o la premessa di tutto il post mi va a carte quarantotto.

La graziosa Ilary guarda in macchina con un sorriso che è poco definire “assente”, anche se forse lei preferirebbe “seducente”. O forse sono io che lo trovo seducente come i calendari del meccanico. Riconosco comunque che il mio è un giudizio da cervello femminile eteresessuale, per cui vale quello che vale. Ma siccome l’abbronzante lo dovrebbero vendere a me acciocché io me lo spalmi e diventi più Patonza, che senso ha metterci una che ha, per carità, un gran bel culo, ma un’espressione sintonizzata fermamente su “Pornostar”? Non me lo vendi, l’abbronzante, con l’espressione “Pornostar”.

Ridatemi la signorina della pubblicità precedente, che almeno non doveva guardare in macchina simulando sensualità e rilassatezza su una spiaggia caraibica: il cappellone di paglia le nascondeva la faccia. E tu, Ilarietta mia, chiama Derek Zoolander e fatti insegnare almeno la “Magnum”.

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