Bandwagon
L’ha fatto Nick Hornby, l’ha fatto Vandalo… e mo’ lo faccio anche io. Però lo faccio diverso. Non la classifica delle canzoni che ho amato di più nella vita, che per una che si fa di musica come i tossici si fanno di eroina è una cosa impossibile da stilare (vedi capitolo di Alta fedeltà in cui finalmente a David viene chiesto di compilare la top five della sua vita, e lui la fa cambiare tre o quattro volte). In ordine sparsissimo, né cronologico né di importanza, gli estratti di testi di canzoni che ho amato di più.
One day I am going to grow wings
A chemical reaction
Hysterical and useless
Hysterical and let down and hanging around
Crushed like a bug in the ground
Radiohead – Let Down
La prima che mi viene in mente, sempre.
Oh is this the way they say the future’s meant to feel
or just twenty thousand people standing in a field?
Pulp – Sorted for E’s and Whizz
Jarvis, mi manchi. E non solo a me. Manchi a tutti quelli che vorrebbero saltare sui palchi di tutti i Michael Jackson del mondo e mostrare allegramente le terga al pubblico.
What does it take to turn you on?
Suede – Animal Nitrate
Ognuno di noi ha avuto i suoi amori non corrisposti. Quando mi canticchio questa, generalmente sono ancora in fase “vediamo cosa si può fare”. Inevitabilmente seguita da un milione di canzoni d’amore deluso.
Go on, go on, just walk away
go on, go on, your choice is made
go on, go on, and disappear
go on, go on away from here (…)
I took you for granted
I thought that you needed me more
The Cure – Inbetween Days
E ognuno di noi è stato mollato, anche.
You want me? Well, come on and break the door down
You want me? Fucking come on and break the door down
I’m ready…
Radiohead (di nuovo) – Talk Show Host
Il mio momento barricadero.
Just like lungs sucking on air
Survival’s natural as sorrow
Manic Street Preachers – Motorcycle Emptiness
Beh, sì. È così.
One day I will lose you, that I know
But sure as hell I’m gonna be yours forever
Sure as heaven
Tom Robinson Band – Still Loving You
Il più vieto pop anno ottanta. Amo questa canzone in maniera sproporzionata.
And if a double-decker bus crashes into us
To die by your side is such a heavenly way to die
The Smiths – There Is a Light That Never Goes Out
Me la cantava la Raffa i primi anni di università, quando stavamo ad aspettare l’autobus numero 29 o 1 per andare, a seconda delle necessità, a Scuola o in centro. Io mi sono persa gli Smiths negli anni ’80, ma li ho recuperati dopo grazie a lei.
Io sono il mio dj.