Stamattina ho fatto l’errore di mettermi il perizoma. Non riesco a godermi il gongolamento post-vittoria di Illy alla elezioni regionali, tanto è il fastidio di ‘sto maledetto arnese, che con i vestiti che ho addosso proprio era inevitabile.
Quelle che dicono che il perizoma è comodo, MENTONO. La menzogna è funzionale alla proiezione di un certo tipo di immagine seduttiva: dico di trovare comodo un indumento che viene ritenuto sexy, per cui sono naturalmente sexy. Beh, sfatiamo questo mito. Il perizoma, innanzitutto, non è comodo. Immaginate per un momento, signori uomini, di girare tutto il giorno con la sensazione di avere un pezzo di corda incastrato fra i glutei. Non è la mia definizione di comodo.
E soprattutto, il perizoma non è sexy. O meglio, lo è se hai sedici anni, ti chiami Maria Joao e sei residente fissa sulla spiaggia di Copacabana. Su chiunque altro, il perizoma crea l’illusione di chiappe elefantine, enormi globi che suggeriscono l’opera di Botero. Non molto bello da vedere. Chiunque abbia messo nella zucca delle signore donne che il perizoma è sexy, aveva un’idea di sensualità modellata direttamente su Carmen Russo.
I padri della Chiesa usavano il cilicio per mortificarsi. Se avessero avuto il perizoma, il loro processo di santificazione non avrebbe avuto variazioni di rilievo. L’unica consolazione in tutto questo è quindi un po’ cattolica: soffro, ma forse fra vent’anni mi troverete sul calendario. E no, non quello appeso sulle pareti della vostra officina di fiducia.