Semiologia dello sgarro
pubblicato da Giulia martedì, Luglio 19, 2011 14:06A giudicare dalla frequenza con cui tolgo le ragnatele a questo posto, non si direbbe: ma sono una discreta grafomane. Al momento sparpaglio articoli in tre testate online diverse (Vogue.it, Style.it e GQ.com), aggiorno InPausa e nel resto del tempo scrivo (romanzi, racconti). Sulla qualità magari uno si mette anche a discutere, ma sulla quantità mi pare di giocarmela ad altissimi livelli. (Ah, poi ho anche il Tumblr, per quando proprio l’italiano non mi basta più.)
Oggi è uscito Cicatrici, un e-book curato da quelli di Barabba Edizioni, con una bellissima copertina di Tostoini. Il titolo è didascalico: sono storie di cicatrici. Di dove e come ce le siamo fatte, di cosa ci ricordano e di cosa abbiamo imparato. C’è dentro anche la mia, ed è la storia della primissima cicatrice che ricordi, così antica che non so neanche quanti anni avessi di preciso. Come me la sono fatta, però, me lo ricordo benissimo.
Scaricatevelo, è gratis: potete averlo in pdf (per chi vuole stamparlo) o in formato epub. A vostra scelta. Abbiamo – letteralmente – sanguinato perché poteste leggervelo.