Sono incinto
pubblicato da Giulia venerdì, Ottobre 22, 2004 13:53Ieri sera, a tarda notte, un documentario di cui non so il titolo. Una serie di facce di uomini, spezzoni di dialogo, storie personali. Il tema: la gravidanza. Non la paternità, ma il fare o non fare dei figli, le gravidanze più o meno desiderate, la loro reazione alla notizia, alla frase “Sono incinta”, in tutte le sue variazioni. Smarrimento, felicità, paura, rifiuto. L’ansia dei giorni di attesa prima delle mestruazioni. La decisione di non volerlo, e la consapevolezza che non si può imporre un aborto: “Cosa fa un uomo che non vuole diventare padre?” Il sentirsi un po’ coglioni, un po’ sollevati, a volte felici: “È una cosa bellissima, indescrivibile.” La confusione davanti a qualcosa che succede all’improvviso, prima questo abbozzo di persona nuova non c’era e adesso c’è, com’è successo? Il dubbio, un po’ codardo, ma sono stato io? La delusione, no, non sono stato io, che è un po’ menomale va’ e un po’ orgoglio ferito. Le gravidanze come fattore di unione o distruzione di un matrimonio. Gli anziani, meno complicati dei giovani; gli ex sessantottini dell’amore libero, angosciati dall’idea di aver seminato in giro figli che non conosceranno mai; i trentenni dell’amore un po’ meno libero ma sicuramente disinvolto; quelli che papà lo sono diventati, e sono felici; e quelli che sono diventati padri, ma non papà. E sullo sfondo loro, le donne, temibili, minacciose quasi, con i loro pancini a orologeria, le bugie sugli anticoncezionali, i falsi allarmi, i tradimenti, e la decisione finale che trascende il loro controllo e la loro volontà.