Baci e abbracci

pubblicato da Giulia giovedì, Ottobre 21, 2004 13:48
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La notizia culturale del giorno su Repubblica.it è che i film di Bollywood hanno scoperto il sesso, anche se per ora senza nudo integrale (però con dovizia di storie d’amore lesbiche, tanto per bilanciare?) In un paese in cui il sesso e le effusioni sono ancora considerati comportamenti sociali sanzionabili in diverse forme, si tratta di una rivoluzione non da poco, paragonabile al seno di Clara Calamai in La cena delle beffe, o a Hedy Lamarr che correva nuda in Estasi. Momenti di svolta epocale, che vedranno i cinema del subcontinente indiano gremirsi di spettatori ansiosi.

Epperò qui, in questo personalissimo angolo di mondo, un po’ dispiace per questa perdita dell’innocenza. L’erotismo non è sempre in quello che si vede, ma molto spesso (anzi, quasi sempre) in quello che viene lasciato immaginare. Braccialetti sfilati dai polsi, lunghi sguardi brucianti, mani che si sfiorano, il gesto di scostare un lembo della veste per intravvedere un angolo di pelle nuda. Uno dei libri eroticamente più carichi che io abbia mai letto è Sons and Lovers di D.H. Lawrence. Sì, lui, quello che poi (o prima? Non ricordo) andò a descrivere nei dettagli la vita sessuale di Constance Reid, meglio nota come Lady Chatterley. In Sons and Lovers, Paul e Miriam si girano intorno e non lo fanno mai. Per. Pagine. E. Pagine. E la tensione sessuale è insostenibile.

Se la rivoluzione bollywoodiana può servire a rilassare un pochino i costumi sessuali del paese la cui storia letteraria vanta la presenza del Kamasutra, ben vengano le scene di sesso e le effusioni. A noi, dall’immaginazione iperattiva, resta una gran quantità di materiale pre-rivoluzionario su cui costruire mondi barocchi di sensualità suggerita.

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