E dimmi che non vuoi morire
pubblicato da Giulia mercoledì, Novembre 18, 2009 10:58Il diciotto di novembre non ci sono zanzare in giro. Sono tutte morte. Quindi tu non esisti, OK? Non importa quante volte plani sulla mia faccia, unico punto scoperto e vulnerabile di tutto un corpo avvolto nel piumone invernale, ché io le stagioni le prendo seriamente, come i giapponesi: a un certo punto fa freddo, e basta. Non esisti. Non mi ronzare nelle orecchie. Non costringermi a darmi schiaffoni sulla fronte e sulle guance nella vana speranza di spiaccicarti mentre mi pungi. Svanisci nella tua non-esistenza. Sei un assunto impossibile, una zanzara a novembre, come il basilico che ho sul terrazzo: invece dei soliti quattro steli rinsecchiti in cui si trasformano le mie piante decidue al cambio di stagione, una foresta verdeggiante che fa i fiori. Intorno al rosmarino è nato un cespuglio di freschissime erbacce. Ma è tutto finto. Un paradosso temporale. E quindi anche tu.
Però i becconi su tutte e due le sopracciglia, lo zigomo destro e la palpebra destra sono veri. Prudono.
E mica smetti, zanzara paradossale volata qui tramite chissà quale tunnel dimensionale: anche se mi hai già trasformata in un mandorlato, e quindi dovresti legittimamente essere sazia, continui a volarmi addosso a intervalli di due minuti, neanche il tempo di addormentarmi e lasciare che tu mi mangi viva senza che me ne accorga. Niente, o io o tu. Vado a prendere l’insetticida.
Giù dal letto, bomboletta, spruzzo, apertura finestre perché bisogna aerare il locale prima di soggiornarvi. In salotto per una decina di minuti. Mal di testa. Sono le due di notte, zanzara, spero che tu crepi soffrendo.
Chiudo le finestre, torno a letto, la stanza puzza ancora di insetticida: mi verrà un accidente, ma pazienza, meglio l’accidente che la tortura cinese della zanzara famelica. Ohhhh. Finalmente posso dormire. Ci riuscissi. Mi si è riacceso il cervello, zanzara del cazzo, spero che tu sia morta contorcendoti nei morsi del veleno come un complottista medievale.
Bzz.
Che cazzo di rumore è, adesso.
Bzz.
Ma non sei ancora morta?
Bzz.
Ma devi fare tutto questo casino?
Bzz.
Bzziiiiiiiiiiiiiiiimmmmmm…
Ancora?
In quella si apre la porta, ed è Emiliano che rientra. “Amore, c’è una cazzo di zanzara che non mi fa dormire. Sono sfigurata dai becconi.”
“Sfigurata, ades… Ommadonna!”
“Ecco.”
“Vieni via, spruzziamo l’insetticida.”
“Ma l’ho già spruzzato.”
“E spruzziamone ancora.”
La camera, quando ci rientro, sembra la palude del Mekong dopo un attacco a base di Agent Orange. Tutto puzza di insetticida. Vado verso la finestra per chiuderla, e qualcosa mi si impiglia nei capelli.
Bzz.
Ma che cazzo è, ancora?
Bzz.
Una mosca, pure?
Una mosca. Rincoglionita dall’insetticida. Era lei, quella che stentava a morire mentre la sua collega succhiasangue tratteneva il fiato in attesa che l’insetticida si dileguasse. Ora sembra scomparsa, forse risucchiata dallo stesso tunnel spazio-temporale che l’ha portata qui.
Bzz.
Ma crepa, almeno tu, crepa!
Bzzzzz.
Crepa! Crepa! Crepa!
Bz. Bz. Z.
Sono le tre e mezza. Niente di tutto questo è successo, vero?
Disorder says:
Novembre 18th, 2009 at 4:28
Questo post mi rincuora. Io sono perseguitato dalle MOSCHE: ogni sera in camera ce ne sono almeno un paio, e non ti dico quante ore passano prima che riesca a dare loro la pace dei sensi come meritano. Quanto cambierei una mosca con 10 zanzare! quelle almeno le freghi subito (sono un esperto, mi basta un applauso), ma con le mosche niente da fare, troppo veloci. Non essendoci escrementi in giro, sto iniziando a temere che siano segni di presenza demoniaca nella mia camera. Ma un tempo le zanzare non si estinguevano ad agosto, e le mosche a settembre? ah signoramia 🙂
Anellidifumo says:
Novembre 18th, 2009 at 5:20
In qualità di presidente dell’ANZI (Associazione Naturista Zanzare Italiane) mi trovo costretto ad ammonirti ufficialmente per questa inutile strage. Ogni giorno muoiono nelle case italiane migliaia di zanzare, è un massacro inutile e dannoso, che va contro il ciclo della natura. 🙂
Giulia says:
Novembre 18th, 2009 at 9:08
Potrei comprarmi un praticissimo rospo insetticida. Lo metto sul comodino e lui si mangia le bestie volanti con una linguata. E la mattina gracida. Meglio di una sveglia.
Gar says:
Novembre 19th, 2009 at 12:15
Solo qui fa un freddo becco mostruoso e, bando all’essere cool o altro, ho già sfoderato vestaglia e scialletto?
Vi invidio, brrrrr, vi invidio davvero.