Io avrei anche una vita
pubblicato da Giulia martedì, Settembre 7, 2004 9:28Gentili signori,
Sono stata avvisata che l’orda dei Barbari potrebbe calare sulle lande di questo blog allo scopo di vendicare la prematura (se così si può dire) dipartita di un altro blog con il quale ho avuto a che dire di recente.
Vedete, signori Barbari – a proposito: entrate pure, lì ci sono i tramezzini, la spuma e l’aranciata amara sono fresche di frigo e il bagno è in fondo a destra – non ho nulla a che vedere con la chiusura dell’angoletto del compianto Maladoror. Come vi potrà dire lui stesso, se vi pregerete di chiederglielo, i nostri non-rapporti si sono risolti con un reciproco “ognuno a casa sua”.
Non essendo il genere di persona che pubblica mail private, mi asterrò dal postare qui la conversazione avuta con il suddetto. Sappiate ordunque che no, dato che ho una vita al di fuori del blog, la chiusura di questa pagina non dipende dalla mia segnalazione, e non ho idea se ce ne siano state altre.
Ho lasciato cadere la questione perché non mi riguardava minimamente. Finché gli insulti e le malignità sono diretti a me, non possono che provocarmi uno sbadiglio di noia. Non sono mai molto creativi. Mi premeva piuttosto che la mia vita privata e le persone che amo venissero lasciate fuori da questa guerra fra poveri che è il tentativo di guadagnare visibilità nella blogosfera: avendo ottenuto questo risultato (e non grazie alla redazione di Splinder, la cui indisponibilità è cosa arcinota), i prodotti della zucchettina di Maladoror non mi interessavano affatto.
Per cui, le minacce sparse in giro col coltello fra i denti sono, oltre che ridicole (tipo quelle di certi Charles Bronson della Mutua), anche immotivate. Poi, insomma, siete Barbari: farete un po’ come vi pare.
E anche io, ovviamente.
Buona giornata a tutti.